| Volevo iniziare io ad aprire questa sezione ma mi hanno preceduto! Vi parlo della mia esperienza all'estero, tuttora in corso! Lavoro infatti presso il gruppo della prof Korbonits a Londra, dove mi occupo della patogenesi dei tumori ipofisari, in particolare delle cause genetiche predisponenti lo sviluppo degli adenomi ereditari. La mia esperienza è iniziata nell’ottobre del 2009, durante il mio terzo anno di dottorato, svolto in precedenza presso il laboratorio Ipofisi-Surrene dell'Università di Padova, sotto la guida di Gianluca Occhi. Ho deciso di affrontare questa esperienza principalmente per 4 motivi. Innanzitutto perchè volevo imparare nuove tecniche di biologia molecolare e soprattutto cellulare, 1 opportunità che il laboratorio in cui lavoro mi offriva data la grande esperienza nel settore. In secondo luogo ho voluto intraprendere questa esperienza per migliorare il mio inglese, purtroppo precedentemente poco al di sopra del livello scolastico (non che ora sia 1 mostro per carità, ma decisamente molto + sicuro e corretto nel parlarlo, e soprattutto nel capirlo, rispetto a prima). Il saper padroneggiare con 1 certa confidenza l'inglese personalmente lo trovo 1 aspetto praticamente essenziale nel nostro lavoro dato che questa, volenti o nolenti, è la lingua in cui si scrivono e si leggono gli articoli, in cui si parla ai congressi e con cui si comunica con colleghi stranieri. Ovviamente so di non dire nulla di nuovo, ma 1 paio di anni fa cercavo sempre di evitare il problema, più che altro per la paura che avevo al solo pensiero di dover tenere 1 comunicazione orale ad 1 congresso e soprattutto di non capire le domande (cosa tuttora non sempre semplice data la differente nazionalità dei partecipanti e quindi i diversi accenti e pronunce, ma di sicuro molto migliorata), oppure, per altri versi, cercavo invece di sminuirne l’importanza pensando che l’inglese scientifico è in realtà molto semplice e quindi non richiede poi grandi competenze (ovviamente mi sbagliavo). In terzo luogo perchè volevo vedere 1 ambiente diverso, qual è il modo di lavorare e che aria si respira in 1 altro laboratorio, con 1 struttura totalmente differente rispetto a quella in cui ero abituato a lavorare. Infine perchè ascoltando i racconti, quasi tutti molto positivi, di tanti miei compagni di università che durante l’ultimo anno di corso erano partiti per l’erasmus (che da noi consisteva in 9 mesi di tirocinio in laboratorio), sentivo che questa esperienza, indipendentemente dal fatto che risultasse poi positiva o negativa, comunque mi mancava e serviva per la mia crescita. Finito il mio soggiorno all’estero di 1 anno, sono poi rientrato in Italia per terminare gli ultimi mesi rimasti del mio corso di dottorato. Si è quindi palesata la difficile scelta del “cosa fare dopo”, aspetto quasi del tutto precedentemente ignorato in quanto mi sentivo “sicuro” per 3 anni, che però sono volati! Alla fine, dato che mi è stato proposto di continuare nel lab a Londra, ho optato, non senza difficoltà, per quella scelta. E’ 1 contratto di 1 anno, iniziato a febbraio, ma per il momento sono contento della mia scelta dato che sto imparando 1 sacco di cose nuove, oltre a quelle già imparate l’anno precedente. Inoltre sono in 1 lab dove in generale l’ambiente è molto positivo e stimolante e dove, rispetto alla mia esperienza in Italia, le cose sono in continuo cambiamento, segno che c’è vita e voglia di migliorare, anche se all’inizio risulta 1 po’ spiazzante. Ovviamente anche nel mio caso non tutto è stato ed è rose e fiori, anche qui ci sono problemi e a volte ci si scontra con 1 mentalità differente, ma nel complesso la mia esperienza per ora la posso definire più che positiva. La prof Korbonits è 1 tipa tosta, che pretende molto, ma che allo stesso tempo ti sa ripagare tutta la fatica fatta in modo impareggiabile sia in termini di crescita lavorativa che intellettiva. Per lei, per quanto mi riguarda, non posso che avere 1 giudizio più che positivo. Il “turnover” di gente che lavora nel suo gruppo è veramente elevato, in quanto la maggior parte delle persone è straniera e resta per alcuni mesi/1 anno nel suo lab come periodo di esperienza all’estero. Quindi, per chi volesse in caso fare 1 esperienza nel suo gruppo ci sono buone possibilità. Il gruppo, che attualmente conta poco meno di 10 persone, è parte del dipartimento di Endocrinologia della Queen Mary University of London ed è situato all’interno del William Harvey Research Institute, nella City di Londra. Il campus dove è situato è veramente bello, è in una zona centrale ma tranquilla ed ha 1 parco molto carino dove rilassarsi in pausa pranzo (se è bel tempo e abbastanza caldo, cosa non semplice a Londra!) Concludendo, personalmente consiglio a tutti, se si ha la possibilità, di fare 1 esperienza all’estero in quanto è proprio il caso di dire che ti apre la mente facendoti conoscere realtà diverse e ti fa crescere molto dal punto di vista professionale. Ovviamente la scelta del laboratorio influisce molto in tutto ciò, per questo è fondamentale cercare bene (1 occhiata su PubMed ai lavori pubblicati è d’obbligo!) e farsi da consigliare da chi ha più esperienza, ad es. il proprio tutor/prof. Ovviamente se qualcuno è per caso interessato e vuole più info a riguardo del lab mi contattati tranquillamente. Ciao
Giampaolo
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