| Cari Amici, sono onorato di essere stato proposto nella commissione scientifica e cercherò di fare il mio meglio per mantenere l'altissimo livello con cui si è iniziato al congresso di Montesilvano. Confermo per il 5 a Firenze (non tanto primo il pomeriggio, altrimenti la mattina non si riesce a lavorare, inizierei alle 16). Condivido il suggerimento su Carmelo Quarta.
Già che ho la penna in mano, vi lancio alcune riflessioni che vorrei condividere con voi, sugli obiettivi a breve e medio termine. Le schematizzo in modo da poter facilitare eventuali risposte: 1. Engioi ha molte potenzialità, dobbiamo capire in quale direzione muoversi per cercare di ridurre le spese (di tempo e di denaro) e massimizzare i risultati. Insomma bisogna disegnare l’esperimento o il protocollo a tavolino. 2. Oggi i risultati si misurano, tutti. Nel nostro caso i prodotti quantificabili sono di due tipi: a) personali: possibilità di usufruire di servizi/know-how/strumentazione della comunità e quindi di risparmiare tempo e denaro; b) utilità collettive: visibilità mediatica (partendo da quella web, abbiamo un counter, o monitoraggio frequentazione), pubblicazioni (consensus, o semplicemente parliamo di noi!), grants (ci sono molte cose <40), fidelizzazione (l'unione fa la forza e questo è quello che i vecchi guarderanno di più...). Credo che entrambi i due punti siano perseguibili e su questi vale la pena cimentarsi. 3. Il primo è più semplice, il forum rappresenta già un ottimo punto di partenza, si tratta di creare le aree tematiche di discussione e di presentare i propri expertise. 4. Il secondo è più complesso, ma forse è quello che potrebbe rendere di più. Infatti questa sarebbe un’occasione per creare una realtà diversa, dinamica, e produttiva sulla reale forza lavoro che manda avanti la ricerca scientifica nel mondo: noi. Tenendo da parte inutili e gravosi pesi politici, quote rosa, ecc ecc,. Sono sicuro che le “istituzioni” non resterebbero indifferenti, se fossimo in grado di presentarci forti, uniti e con qualcosa in mano. 5. Come avevo espresso già a montesilvano, un evento “simil-congressuale” secondo me rappresenta una fatica, non indifferente, in relazione ai risultati che possiamo ottenere. Questo significa che per renderlo produttivo, dobbiamo cercare di evitare di fare un “congresso in piccolo”. Infatti abbiamo detto che vogliamo qualità, e questa, più o meno, si trova anche nei congressi nazionali delle varie società. 6. L'ho già detto, a me piacerebbe molto che engioi avesse presente un proprio simposio in ogni congresso nazionale (ma anche regionale, perchè no!). Della SIE, ma anche delle altre società sorelle, per esempio della SIAMS, o dell’AIT, della SID (magari su questo ci facciamo aiutare dal direttivo SIE a scegliere le società giuste). Cosa ne pensate? Non avrei dubbi che sarebbe sempre uno dei simposi più seguiti (e potrebbe essere uno strumento di raccolta fondi e di pubblicizzazione degli eventi). Come avevo già detto parassiterei i congressi dei “grandi” e userei i fondi engioi quasi esclusivamente per travel-grants. Ci dobbiamo infiltrare, metastatizzare, catturare gli sguardi della platea... 7. Questo non esclude il fatto che un nostro evento (intendo quello Modenese) non sia qualcosa di altrettanto importante, purché non sia precipitato e fatto di corsa tanto per dire che se non lo facciamo non esistiamo. Vi elenco quello che NON vorrei dal nostro incontro di modena: 8. Non vorrei che il ns evento diventasse il modo di far parlare chi non riesce a farsi accettare un lavoro ad un congresso nazionale: rischiamo di fare una selezione in basso! 9. Analogamente non vorrei che fosse solo una scuola di dizione o recitazione per i meno bravi a presentare i dati. (Questo è qualcosa che engioi potrebbe anche organizzare, ma dichiarandolo prima e solo per chi fosse realmente interessato). 10. Non vorrei che il congresso engioi fosse uguale agli altri congressi. 11. ECCO INVECE alcune proposte: imporre che i dati che si presenteranno non siano mai stati pubblicati, che si parli di dati preliminari, una sorta di lab meeting allargato. 12. Mi piacerebbe fare delle sessioni sezioni dedicate a chi ha dati in contrasto con i trend di letteratura, oppure sessioni di presentazioni dei “negative-trials” o “negative-experiments” quelli cioè che non hanno mostrato alcun risultato (magari da una discussione insieme capiamo perché…) 13.... Ups, vedo che si è fatto tardi. Butto li queste idee scusandomi della lunghezza…
Notte, A PS.: potete tranquillamente dire che ho scritto un sacco di cazzate (ho sempre la scusante dell’ora a mio favore… e di questo ottimo passito di pantelleria!)
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